sabato 27 dicembre 2014

Recensione UN REGALO INASPETTATO di Carole Matthews

Editore Newton & Compton
Pagine 447
Euro 5,90
TRAMA:
Juliet adora il Natale. L'albero, le scintillanti decorazioni, i regali, il pranzo: tutto contribuisce ogni volta a creare un'atmosfera unica e indimenticabile di amore, serenità e comprensione reciproca. Ma quest'anno sembra che non sarà proprio così. I figli continuano a darle problemi: Tom è disoccupato e non fa altro che presentarle partner improbabili, mentre Chloe è tornata a casa con il suo bambino e per giunta è di nuovo incinta. Per non parlare poi dei genitori: suo padre sta attraversando una fase di depressione acuta e sua madre sta diventando sempre più eccentrica. Infine, meglio non chiedersi che cosa ne pensi di tutto questo suo marito Rick, che ormai sembra aver esaurito la pazienza. Riuscirà Juliet a riprendere le redini della famiglia e a impedire che tutto vada a rotoli proprio ora che arriva il bianco, dolcissimo Natale?
VOTO:


RECENSIONE:
Un regalo inaspettato si presenta come la classica commedia natalizia ed è uno dei titoli – pochi in verità - a cui ho rinunciato lo scorso anno. Ovviamente non potevo farmelo scappare quest'anno, soprattutto dopo averlo trovato in libreria inversione paperback!
Più che è una commedia natalizia questo romanzo è un calderone di personaggi pittoreschi, ognuno con la sua storia, che vanno a creare più che la serenità delle feste un grande caos in casa Joyce.
La voce narrante - quella di Juliet Joyce - è quella della madre di famiglia succube delle necessità di tutti i suoi parenti: madre, padre, figlio, figlia, nipote… tanto da non ritagliare più tempo per la propria vita con suo marito.
Quello che ha reso questo libro uno dei più irritanti letti nel corso di questo anno è il fatto che molti di quelli che ruotano intorno a Juliet non sono propriamente personaggi gradevolissimi, almeno per gran parte del romanzo
La madre di lei, presa dai problemi senili, anche nei momenti di lucidità non è mai capace di una parola gentile, ma solo di pretese egoiste! La figlia di Juliet - madre a sua volta - è un'altra egoista immatura che cerca di scaricare sulla propria madre le proprie responsabilità, di cui non vuole farsi carico. Infine il figlio - ancora più immaturo della sorella - non solo non ha un lavoro né l'intenzione di trovarlo per il momento, ma non ha nemmeno le idee chiare su quale direzione dare alla propria sessualità, indeciso tra uomini e donne, quindi nel dubbio li prova entrambi… tutto sotto il tetto dei genitori!!
Per fortuna ci sono anche personaggi più gradevoli come il padre di Juliet, scopertosi omosessuale in tarda età e affiancato da un simpatico compagno di vita che a sua volta è fortunatamente educato, gentile e altruista.
Ovviamente c'è poi il marito di Juliet, che è sicuramente un uomo da sposare per tutta la pazienza che mostra nei confronti di una famiglia tutt'altro che facile da gestire.
Ma non crederete mica che siano tutti qui personaggi perché a questa masnada di impegnativi parenti si aggiungono anche personaggi esterni alla famiglia, che volente o nolente entreranno nella cerchia dei Joyce, riducendo uno spazio già ai minimi termini e rubando involontariamente altro tempo alla coppia.
Ammetto che più di una volta mi è stato difficile trovare la magia del Natale tanto decantata in copertina, perché tutte queste persone vanno a creare in continuazione situazioni imbarazzanti, tese e a volte anche sgradevoli.
L'obiettivo primario di Juliet è soddisfare i bisogni di tutti e soprattutto regalare a sè e alla sua famiglia un Natale felice, perché lei proprio come lo sono io è una fan sfegatata del periodo delle feste, ossia di quel momento dell’anno in cui riempie la credenza di cibo sufficiente a sfamare un'intera popolazione e l'albero di addobbi di ogni genere e regali per tutti. Insomma per lei il Natale è una vera e propria filosofia di vita… non si può essere infelici in quel giorno speciale, né tantomeno farsi cogliere impreparati! Certo che amici e parenti non le renderanno semplice raggiungere il suo scopo.
Lo spirito di sacrificio di Juliet è talmente eccessivo da non avermi suscitato l’empatia che speravo! La protagonista è stata capace sia di farmi arrabbiare a più riprese per lo scarso polso che dimostra nelle situazioni che richiederebbero un po' più di forza di carattere, sia intenerire per tutti gli sforzi che fa per non permettere a nessuno di rovinare il Natale, cosa tutt'altro che semplice, anche perché persino il destino ci mette il suo zampino (scusate la rima involontaria). Infatti non ci saranno solo gioie ad essere affrontate dalla famiglia Joyce in questo periodo festivo, ma non voglio svelarvi nulla di più.
Lo stile con cui l’autrice porta avanti la narrazione non sono ancora certa che mi abbia conquistata: i capitoli si alternano tra quello che accade a Juliet e quello che accade al marito di lei; i primi sono narrati in prima persona, per non lasciare dubbi su chi sia la protagonista, mentre gli altri sono in terza persona. Questo dondolare tra i due punti di vista, narrandoli in maniera diversa per distinguerli, non mi ha entusiasmata particolarmente… ma probabilmente se la storia mi avesse coinvolta maggiormente, ci avrei fatto meno caso.
L'autrice in tutto questo caos è per fortuna riuscita anche ad infilare scene decisamente emozionanti e commoventi che mi hanno permesso di apprezzare maggiormente un libro che non è stato propriamente come mi aspettavo.
Come prevedibile tutto è bene quel che finisce bene, quindi ci sarà il tanto atteso lieto fine - più o meno per tutti – anche se il percorso per arrivarci è decisamente travagliato… forse un po' troppo per i miei gusti!
Il libro resta comunque una lettura piacevole, veloce e semplice, malgrado tutte le persone che si avvicendano in ogni pagina, ma se proprio devo darvi un consiglio ci sono commedie natalizie decisamente migliori
Ho scoperto inoltre che questo è il secondo libro della Matthews dedicato alla famiglia Joyce, ma il primo da noi non è mai arrivato e ammetto che sarei curiosa di leggerlo perché, a detta di chi l’ha letto, è molto più carino.

Passo e chiudo :)

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