giovedì 31 luglio 2014

Recensione AGATHA, L'AMORE CHE NON MUORE di Violet Nightfall

Editore Selfpublished
Pagine 163
Euro 1,49
Formato digitale
TRAMA: “Bruttina, con qualche chilo di troppo e l’imbarazzante convinzione che i vestiti larghi potessero aiutarmi nella mia lotta contro lo specchio. Alta – fin troppo – ben visibile tra centinaia di persone, un gigante in mezzo a un mondo di Puffi; occhiali spessi come fondi di bottiglia, acne adolescenziale nonostante l’età avanzata, risata imbarazzante, introversa e timorosa del prossimo.
In un’unica parola, Agatha.”
Agatha ha vent’anni ed è l’insicurezza fatta a persona; si ritrova invischiata in un’esistenza che le scivola tra le dita senza che lei possa fermarla. Quando però Alessandro decide di entrare nella sua vita qualcosa in lei cambia e incomincia a sbocciare.
Ma ciò che sembra miracoloso non sempre lo è! Dove c’è luce esiste anche tenebra e pian piano i sogni di Agatha iniziano a tramutare in incubi.

Un amore in punta di piedi, un amore sul filo del rasoio, una danza delicata e travolgente al tempo stesso...
VOTO:
 

CITAZIONE:
Io non ho mai creduto nelle anime gemelle, ma Alessandro era il mio unico, il mio tutto nell’universo.

RECENSIONE:
Oggi vi voglio parlare di un’altra lettura fatta tutta d’un fiato.
Non è passato molto da quando vi ho presentato questo romanzo e la mia curiosità era talmente grande che l’ho già letto.
Tutto mi attirava verso questa storia, dal booktrailer (che trovate nel post di segnalazione QUI) alla cover e non ultima la trama.
Se poi ci aggiungiamo il fatto che questa autrice ha uno stile che già mi aveva conquistata in precedenza, era praticamente impossibile resistere.
Come sempre resta quella punta di timore che mi dice che non devo mai aspettarmi troppo per non rimanere delusa – sia nella vita che nei libri – ma anche questa volta Violet Nightfall ha ampiamente soddisfatto le mie aspettative.
Torniamo alla storia.
La protagonista è quella che da il nome al libro, Agatha, ed è una studentessa universitaria tutta libri e niente divertimenti. Agatha è introversa e insicura a livelli massimi, tanto da essere quasi incapace di relazionarsi con le altre persone soprattutto di sesso maschile. La bassa autostima e l’inesperienza la rendono quasi irritante, ma è inevitabile sentire un po’ di tenerezza nei suoi confronti, come fosse un’amica da proteggere e da guidare nel mondo.
Tutto inizierà a cambiare il giorno in cui Alessandro, bello, sfacciato e dongiovanni, deciderà di aiutarla ad uscire dal suo guscio. Il passaggio da crisalide a farfalla è graduale ed è interessante vedere come la goffa ragazza delle prime pagine inizia a sbocciare, rivelando aspetti di sé che nemmeno lei sapeva di avere.
Sentimenti e sensualità la fanno da padroni per la prima parte del romanzo, tanto che per un attimo mi ero scordata del genere di libro che stavo leggendo… ma una vocina pestifera mi metteva in guardia ad ogni pagina che voltavo: “Occhio che non è tutto oro quello che luccica”.
E come la saggezza popolare insegna, anche questa volta ho dovuto prendere atto che stavo prendendo un abbaglio.
I cambiamenti di Agatha diventano sempre più evidenti, in lei e intorno a lei… ma non tutti sono positivi. Qualcosa comincia a non tornare e presto nasce il sospetto che sotto la superficie stia ribollendo ben più di quello che si credeva e il profumo dell’intruglio nascosto sa di paura e oscurità.
È a questo punto che mi sono ricordata di chi fosse l’autrice che ha creato il romanzo (la stessa della serie di racconti horror-zombie delle Hellsgate Chronicles) e ne ho riconosciuto con piacere lo zampino.
L’inquietudine inizia a strisciare sotto la pelle del lettore, che mano a mano si fa un’idea di quale sia il vero argomento del romanzo: non l’amore impossibile, quello che capita una volta nella vita e che non sembra vero sia capitato a te… ma l’amore malato, quello che preghi non ti capiti mai!
La componente sovrannaturale della storia si intuisce senza palesarsi davvero prima degli ultimi capitoli… quindi non ve la svelo così non vi rovino la sorpresa.
Presenze inquietanti e sensazioni terribili aleggiano nelle pagine della seconda parte di questo titolo, rendendo quasi impossibile interrompere la lettura fino alla fine. Fine che oltretutto mi ha presa completamente alla sprovvista: l’ultimissima immagine che l’autrice ci lascia di Agatha non me l’aspettavo proprio, ma mi è piaciuta moltissimo proprio perché non scontata.
L’atmosfera che pervade le pagine mi ha fatto pensare agli horror asiatici che tanto mi piacciono: più che le scene scioccanti, sono le sensazioni suscitate che fanno venire i brividi e anche in questo caso ho provato la stessa impressione.
Agatha, L’amore che non muore è un romanzo piuttosto breve, che si legge anche in un solo giorno (e menomale se no mi toccava perderci il sonno!!), ma è comunque una lettura intrigante e angosciante.
La scrittura di Violet Nightfall si riconferma scorrevole e piacevole, così come la sua fantasia sempre fervida che ha dato vita ad una nuova storia che irretisce il lettore con il rosso brillante dell’amore appassionato, per poi risvegliarlo bruscamente con il rosso cupo del sangue.
Adoro questo genere tanto nei libri, quanto nei film quindi non potevo che lasciarmi conquistare e ovviamente non posso mancare di consigliare anche a voi la lettura di Agatha, ma non rilassatevi troppo nel farlo… state sul chi vive!

Passo e chiudo :)

3 commenti:

  1. *OOO* grazie per il bellissimo regalo di compleanno *_* recensione stupenda e come sempre sono... dio, contentissima di sapere che Agatha ti è piaciuto! Attendo sempre con ansia le tue recensioni e opinioni!!! Grazie Lo <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te cara! E mi raccomando, continua così :D

      Elimina