venerdì 15 marzo 2013

Recensione di "Lilium" + "Eternity" (racconto breve) di Mariapia Messina

  Editore Amazon
Euro 0,89
TRAMA
Nel linguaggio dei fiori il lilium significa purezza. Il fresco vento estivo degli anni più dolci lascia presto il posto al vento più freddo e tagliente della realtà. Dall’alto di una torre ricoperta di canditi fiori una ragazza guardava le bianche nuvole e sperava di riuscire a toccare finalmente la soffice terra. Di lei Sara scrive e scrive perché forse quello è l’unico modo per cancellare il suo tormento, il suo amore segreto, suo fratello. Ma anche un candido fiore appassisce se viene immerso in un’acqua torbida e presto muore. E muore tutto, ne più gioia ne speranza abitano le stanze sempre silenziose di una bella casa. E se per troppo tempo si indossa una maschera questa si consumerà e si infrangerà. Solo quando resterai completamente indifeso davanti a quella realtà ti renderai conto di quanto sia inutile cercare di scappare da li, eppure ci provi. Ci provi perché preferisci cadere e farti male piuttosto che lasciarti morire senza almeno provare.

VOTO
Quello di cui vi parlo oggi è un titolo che vi avevo presentato non molto tempo fa. Ho rimandato fino ad oggi la lettura di questo romanzo breve perché non ero sicura di quello che mi sarei trovata davanti e avevo qualche dubbio. Come si evince dalla trama, “Lilium” parla dell’amore sbagliato di una ragazza per suo fratello. Chi, come me, ha letto Proibito di Tabitha Suzuma non può che pensare a quel libro che raccontava l’amore più sbagliato che si possa immaginare, l’amore tra un fratello e una sorella, ma con toni talmente delicati e una dose talmente massiccia di tatto da far sembrare quasi al lettore che fosse un errore ostacolare questo sentimento. Il romanzo della Suzuma è una perla rara, capace di trattare un argomento così difficile e di dar vita ad un libro indimenticabile che mi aveva commossa fino alle lacrime… ecco questo è il motivo che mi frenava dall’iniziare Lilium: essendo l’argomento trattato lo stesso, temevo di trovarmi davanti una brutta copia! Come sempre mi sono sbagliata e come sempre mi dico che non dovrei “immaginare” un giudizio per un romanzo prima di averlo letto.
Lilium è la storia di Sara, una diciassettenne innamorata follemente dell’unico uomo che non dovrebbe nemmeno guardare e che non potrà mai avere, suo fratello Emanuele, di due anni più vecchio di lei. Questa è una storia d’amore a senso unico, vissuta solo nella testa della protagonista … testa dove il lettore viene risucchiato fin dalle prime righe, trovandosi circondato e soffocato da tormenti interiori, infelicità, grida silenziose che nessuno può sentire e trascinato in questo viaggio introspettivo tutt’altro che sereno. Sara sa che quello che prova è contro natura, un sentimento che non porta gioia, ma soltanto solitudine e lacrime amare, che porta chi lo prova a isolarsi e a sentirsi irrimediabilmente anormale, quindi cerca di convincersi di poter spegnere i suoi sentimenti. Ma il cuore non smette di battere solo perché lo si desidera, così nella totale incapacità di controllare la parte interiore, la ragazza afferma almeno il suo controllo su quella esteriore … arrivando all’autolesionismo, un po’ punizione, un po’ valvola di sfogo.

“Quei sentimenti che provavo erano stati sepolti, ogni tanto allungavano una mano e cercavano di uscire dal terreno, di scappare dalla loro tomba, ma provvedevo subito a fermarli, dovevo prima che scappassero. E ben presto sarebbero totalmente morti, si sarebbero sciolti come la neve al sole.”

Ogni pensiero della protagonista è intriso di una disperazione talmente profonda da portarla a chiedersi come sia possibile che nessuno intorno a lei non si accorga di quanto lei sia infelice: una simile tortura auto inflitta, la porta addirittura a convincersi che Emanuele sappia cosa lei prova, ma lui continua a condurre la normale vita di un adolescente, fatta di scuola, amici, feste e soprattutto di una fidanzata.
Ci sono momenti in cui l’amore di Sara diventa quasi follia, un sentimento maniacale che le impedisce, complici i sensi di colpa, di godersi la sua adolescenza … fino al giorno in cui tutto verrà fuori: se continui a scuotere una lattina di coca- cola prima o poi questa esploderà, è inevitabile!
Non posso andare oltre perché altrimenti vi svelerei anche il finale della storia, ma ora con certezza posso affermare che Lilium e Proibito in comune hanno solo l’argomento trattato.
LILIUM (o giglio) bianco
Simbolo di purezza
I dialoghi e le azioni di Sara e delle poche persone che la circondano sono assolutamente realistici; forse anche per il fatto che l’autrice è praticamente coetanea dei personaggi  di cui scrive è riuscita a dare alle scene una sensazione di realtà nel corso di narrazione.
Data la sua giovane età bisogna tenere conto che Mariapia Messina è una scrittrice in erba, che sicuramente ha ancora molta strada da fare per perfezionare il suo stile narrativo: a parte Sara, nessun personaggio è stato approfondito e persino Emanuele rimane una figura che si muove senza assumere un vero spessore e la storia si srotola con rapidità forse eccessiva; ma una cosa che non mi sarei aspettata è che questo titolo riuscisse a scioccarmi!
Ammetto di non essermi commossa per Sara, nemmeno nel tragico epilogo, ma la fine del romanzo mi ha lasciata senza parole: mai avrei immaginato il destino che era stato scelto per i personaggi e soprattutto mai mi sarei aspettata la sconvolgente rivelazione finale. L’intreccio avrebbe potuto essere dipanato in modi diversi, dando vita a finali differenti, alcuni addirittura lieti, ma l’autrice ha scelto la strada più tragica ed è una scelta insolita, perché pensavo che a 19 anni avrebbe messo rose e fiori nella sua storia, mentre invece ha preferito un cinismo più vecchio di lei.

Ho il sospetto che questa potrebbe diventare una delle sue caratteristiche distintive: la tragicità delle situazioni, lo scegliere la via più brutale e scioccante, il creare a parole immagini che riportano alla mente fumetti orientali con un retrogusto splatter (badate, non c’è assolutamente nulla di splatter in Lilium, questa è una costatazione generale) e ora vi spiego anche il perché. Mariapia Messina insieme a Lilium, mi ha inviato anche un racconto breve di sole 13 pagine dal titolo Eternity (SINOSSI: Avrebbe voluto vivere, desiderava tornare alla casa paterna, vivere li per sempre, felice tra le braccia di una madre che non aveva mai conosciuto e di un padre che l’aveva lasciata troppo presto. Le sarebbe piaciuto tornare ad osservare le stelle distesa sull’erba, a ridere delle cose più stupide, a sognare in un mondo fantastico fatto di pace ed amore. Non si era mai resa conto che quel mondo ideale l’aveva già posseduto tanto tempo fa e non aveva minimamente combattuto per proteggerlo. Passivamente aveva lasciato che fossero gli altri a guidare la sua vita. Ma quella non era più vivere. Era morta ancor prima di trovarsi distesa in quella stanza e l’unica cosa che lei voleva realmente era risorgere.), sempre acquistabile su Amazon, che altro non è se non la “nascita” di un personaggio secondario del suo prossimo romanzo.
In queste poche pagine l’autrice ha raccolto venti anni di vita di Belly, la protagonista degli eventi, e con una naturalezza diabolica è riuscita a partire dall’immagine solare di una bimba normale per arrivare ad una mostruosa omicida, passando attraverso argomenti terribili come l’abuso su minori e il furto di organi… in questo breve racconto sono concentrate emozioni fortissime e immagini terrificanti, dipinte con qualche mirata pennellata di parole che mi hanno lasciata totalmente agghiacciata! Non mi aspettavo nulla da questa minuscola opera, forse solo un’introduzione al prossimo romanzo dell’autrice… certo che se il suo scopo era incuriosire, sicuramente c’è riuscita alla grande, lasciandomi solo con un dubbio: se tutto il libro che sta scrivendo è arricchito dalle sconvolgenti immagini che costellano il prologo, riuscirei a leggerlo? Non perché io sia impressionabile, ma perché troppo materiale scioccante tutto insieme, può funzionare in un racconto, ma nel romanzo il lettore deve anche poter tirare il fiato! Ma di questo parleremo quando e se ce ne sarà l’occasione.
Per ora ho detto tutto quello che ritenevo di voler dividere con voi: cosa pensate di questa autrice emergente? Vi incuriosiscono le sue creazioni? Io sono convinta che affinando la sua tecnica, potrebbe riservarci qualche sorpresa in futuro!
Passo e chiudo :)

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